martedì 18 marzo 2008

VEDI BLUE IL VIDEOCLIP CONTRO LA GUERRA prodotto da "La Tribù dell'Arte" nel 2003


Blue è un videoclip dedicato alla pace e alla vita.
L’esigenza artistica è quella di voler cantare la pace, la fratellanza fra i popoli, l’accoglienza, in contrapposizione all’intolleranza.
E’ una necessità cantare la vita dopo tanta morte. E’ una necessità porre l’accento sul problema della fame nel mondo, sulle possibilità che hanno i paesi ricchi di aiutare quelli più poveri, per far sì che la ricchezza non diventi una vergogna. A causa delle numerose guerre che insanguinano la nostra terra violentemente, dopo che tutti i discorsi di pace non sono serviti a fermare la superpotenza americana, anche se è giusto sconfiggere un dittatore assassino, nonostante tutto, bisogna sempre lottare per costruire la pace a tutti i costi. La guerra miete sempre tante vittime, di cui una larga parte sono vittime innocenti. Nonostante le tecnologie avanzate, le guerre sono terribili, non sono mai intelligenti ed il nostro globo è pieno di focolai, di cui spesso si sa poco o niente. E’ ormai ovvio che c’è un solo modo per combattere le guerre, prevenirle e comprendere, prima che sia troppo tardi. C’è un teatro, a Tel Aviv, per esempio, dove la cultura ebraica lavora a braccetto con quella araba, l’Arab-Hebrew Theatre of Jaffa. Lì, nello storico museo della Jaffa Vecchia, giovani di differenti culture lavorano e collaborano, dando vita alla speranza. La comprensione può avvenire solo attraverso la conoscenza delle altrui culture, la collaborazione e l’ accoglienza, che è un’attitudine, un sentimento, da approfondire. Per questo usiamo come metafora l’immagine di una donna incinta. Che altro, se non una madre? E’ la vita, l’amore, il nutrimento, la luce contro l’oscurità, ed il buio delle coscienze. La musica da sempre avvicina gli animi e non ha bisogno di essere tradotta per essere compresa, il suo linguaggio arriva universalmente al cuore. Nel nostro piccolo vogliamo dare un contributo ed una voce. Ecco perché un videoclip, suoni ed immagini, per ritrovare radici comuni di sonorità o assonanze, fra noi ed il mondo arabo, il mondo musulmano, o comunque un mondo diverso dal nostro, altro dal nostro, ma presente sullo stesso globo. Ma non solo. La musica, linguaggio universale, come la pittura, che accomuna razze e culture diverse e che unisce, invece di dividere. La musica è importante, è il linguaggio dei giovani, qui e ovunque, nel mondo, è un elemento unificatore e di lotta non violenta contro la guerra e contro la cultura dell’odio, la musica ha sempre travalicato i confini e buttato giù i muri. E quindi la musica sarà l’elemento portante e contenente di tutto lo spettacolo.

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